Le case dei Sardi in inverno sono tutte fredde, molto fredde e la cosa fondamentale è organizzarsi bene con abiti di lana vera, di quelli che tengono caldo davvero , ma la cosa più importante è che capisci veramente dove sta il cuore centrale della casa : IL FOCOLARE , unico spazio riscaldato e ci si organizza con le sedie , vicini vicini di fronte a questo “televisore naturale” Tutti , grandi ,piccini , anziani , amici e chiunque viva la casa. Nasce da un urgenza lo stare vicini al calore de fuoco e in maniera naturale , scambiandoci noccioline , mandarini e quello che cè si inizia a dialogare e a riportare i racconti della giornata è di ciò che accade nei paesi vicini o nelle campagne. Con un tempo lento , anzi , indefinito accogliendo il letargo invernale e i suoi tempi reali. È una cosa semplice ma che mi ha profondamente colpito e commosso e mi ha fatto comprendere il motivo del nostro diffuso isolamento in case di cemento riscaldate . Sempre di più comprendo, così nella vita come nell’Arte che solo quando cè un URGENZA vera si sperimenta e si comprende la vera essenza della cose. Grazie a tutte le anime belle che ho incontrato in questa ennesima tappa, grazie a Betty Casula compagna di viaggio ed essenza isolana rara.
Arrivederci Isola essenziale . Rientro con il cuore pieno e lacrime silenziose. A molto presto per continuare il nostro dialogo misterioso.
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